giochiamo ancora
che è primavera
quel cuore appoggiato
viene d'un tratto risvegliato
tu dum tudum
prima piano poi più veloce
chiama gli altri con la sua bella voce
ecco che aprono gli occhi
uno si stira l'altro s'allunga
il terzo si sveglia ed è una meringa
ed ora saltellano come ranocchi
che strano questo gioco
ma intanto sono grato
a quel cuore che l'ha stimolato
un sasso raccolto
sulla riva del mare
e riposto con cura
tra le cose più care
che mi ricordi
quando lo guardo
che un cuore così
vale più d'un miliardo
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