sabato 26 gennaio 2013

CORTECCE CURIOSE

Le cortecce sono curiose di natura.
Chissà quante volte ti sarà capitato di sentirti osservato in un bosco, in un parco, in un sentiero e di guardarti attorno e non vedere anima viva: sono le cortecce che ti guardano curiose! E appena ti volti per indagare sul perchè di quella sensazione, loro chiudono gli occhi e la bocca, perchè magari, ti stavano facendo una boccaccia.
Come l'ho scoperto?
Qualche anno fa, mentre mi aggiravo nel terreno per valutare quale albero dovesse accogliere la casetta di Lollo, mi sono avvicinato ad un ulivo piuttosto anziano che, a mio avviso aveva una struttura abbastanza possente, quando tra le rughe della sua corteccia si sono aperti due occhi e con voce irritata mi ha detto: non pensarci nemmeno! avevo un martello e un chiodo del sette tra le mani: il martello mi è caduto sull'alluce e il chiodo non l'ho più trovato e non sono riuscito nemmeno a dire AHIA!
Rimasi silelzioso tutto il giorno; pensavo a quello che mi era accaduto: dovevo chiedere, ma soprattutto non dovevo presentarmi con martello e chiodi. 
Poi la casetta l'ho costruita sul ciliegio "wang", ma senza piantare un solo chiodo sul suo tronco e sui rami: il maggio successivo era stracarico di ciliege: non ne aveva mai fatte! 
Che c'entra la storia della casetta sull'albero? c'entra perchè, anche se mi piace saltare di palo in frasca, tra albero e corteccia, o meglio tra il legno e la corteccia c'è il libro e il libro è il nesso. Che ase! (io)
Ogni volta che passeggio sulla spiaggia e mi capita di trovare una corteccia, la raccolgo e la porto a casa e la tengo un pò lì; poi la metto sopra un legnetto e lei apre gli occhi e mi guarda curiosa e non smette più di farlo: chissà magari è contenta o magari mi manda a cagare, ma credo più la prima.
E queste due cortecce, la civetta e l'allocco, le ho messe sul rametto per portarle a Frida, oggi, che è il suo primo compleanno.
Là staranno meglio.












giovedì 24 gennaio 2013

L'APE E LA COCCINELLA


 gobbo storto e affranto
calvo e triste triste tanto
la gente ride per le strade
è chiaro
è festa
è carnevale
ma lui è triste
non sa chi sia
l'ha dimenticato
ha visto il suo riflesso
e non si è riconosciuto





facce buffe colorate
s'incontrano scherzando
in aria volano nastrini variopinti
è carnevale

una bimba
vestita da ape maia
si ferma interessata:
lo sai che la tua giacca
è proprio bella?
sembri la mia amica coccinella!

quella frase
cancellò tutta la tristezza
come se la bimba
gli avesse fatto una carezza
e gli venne in mente
che anche lui come la gente
si era mascherato
che la sua vera identità
l'aveva disegnata sulla mantella:
era una meravigliosa coccinella.
si tolse la maschera
e volò via


domenica 13 gennaio 2013

SERAFINO detto SE


sono buono certo
e in padella
ancor di più

e un giorno 
che voglio dimenticare
una forza strana
mi ha trascinato sin lassù





Se era un bravo predatore...

sabato 12 gennaio 2013

RETTANGOLI

dipingo un rettangolo
e sopra un rettangolo
e un altro rettangolo ancora
con il carminio
l'indaco
e il giallo
ed altri colori scelti un pò a caso
sono figure tracciate sul muro
che si sovrappongono
e un pò si confondono
e fanno amicizia
e parlano
e ridono
come fosse una festa
la logica è questa
se la si vuole cercare
ma è meglio lasciarla
a chi non riesce a vedere

ora il muro è contento
e non si sente più solo
e chissà che domani
il pennello mi chiami
per vibrare di nuovo
tra le mie mani


lunedì 7 gennaio 2013

LE BEFANE

ho scoperto di recente
benché sia un pò diffidente
che s'incontran donne strane
che nel cuore son befane

per molti certo è cosa vana
non esiste la befana!
ma lei esiste per davvero
io le vedo, son sincero

negli occhi splendono due stelle
gentili calde proprio belle

e quando lassù le vedi volare
non le puoi più dimenticare